Il Tunnel del Monte Bianco ha riaperto, come da programmi, alle ore 22.00 di lunedì 16 dicembre, al termine dei lavori di manutenzione avviati lo scorso 2 settembre, che ne comportarono la chiusura totale al traffico.
Nei 105 giorni di attività, la fondamentale opera viaria internazionale è stata interessata da 2 cantieri-test per il risanamento della volta, a cui ha preso parte anche l’azienda valtellinese Crezza, da più di 30 anni specializzata nello studio e nella realizzazione di soluzioni in calcestruzzo per gallerie, sicurezza stradale, opere costruttive civili e industriali.
“Aver contribuito alla puntuale esecuzione dei lavori che hanno interessato il Traforo del Monte Bianco è motivo di orgoglio per tutte le persone del sito produttivo Crezza di Gordona, dalle maestranze addette alla produzione, ai tecnici della progettazione, della programmazione e della logistica” – commenta Sebastiano Guerini, Direttore Generale di Crezza srl – “È la seconda volta che la nostra azienda è chiamata ad intervenire in questo sito nevralgico per le comunicazioni stradali europee; la prima fu negli anni 2000-2001, fornendo e posando rivestimenti nel complesso ripristino seguente all’incendio del 1999. Oggi abbiamo partecipato già dalla fase preparativa dei lavori, con l’analisi delle necessità realizzative, dando seguito con progettazione, produzione e fornitura di conci espressamente studiati per questo intervento. Il tutto nel quadro di un opera di carattere estremamente importante: dalle due porzioni di galleria individuate per questo cantiere sperimentale è stata raccolta una mole di parametri che potrà aiutare l’ente gestore GEIE-TMB a determinare più precisamente il proseguimento del risanamento della volta. Un patrimonio d’esperienza che contribuirà anche al continuo lavoro di ricerca e sviluppo che in Crezza applichiamo ogni giorno, per la crescita della qualità costruttiva e della sicurezza stradale”.
I dettagli del cantiere-test 2024 al Traforo del Monte Bianco
Il Traforo del Monte Bianco ha oltre 60 anni. Si tratta del primo tra i grandi tunnel europei ad intraprendere lavori di risanamento profondi sulla sua struttura, necessari a garantire la sua perennità a lungo termine.
I due cantieri-test di risanamento della volta, per una porzione di 300 metri lineari ciscuno, hanno visto impiegate 24 ore su 24 più di 150 persone, per un totale di oltre 150.000 ore di lavoro. Per le due società concessionarie del traforo (SITMB per la parte italiana e ATMB per quella francese), tale progetto rappresenta nel 2024 un investimento di 24 milioni di euro.
“Grazie alla professionalità e reattività di tutte le parti coinvolte nel progetto, ogni imprevisto è stato analizzato e trattato in modo puntuale, adottando le migliori soluzioni tecnologiche” – riporta il comunicato con cui GEIE-TMB annuncia la riapertura del Traforo.