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Il calcestruzzo del futuro: più sostenibile e performante

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Il progetto sperimentale di Crezza in collaborazione con Mapei e l’Università di Brescia

 

Crezza promuove la sostenibilità ambientale nel settore della prefabbricazione attraverso iniziative concrete: ne sono recente testimonianza le certificazioni EDP (dichiarazione ambientale di prodotto) ottenute per le proprie barriere di sicurezza stradale ed i conci per galleria e l’innovativo progetto di ricerca intrapreso per realizzare manufatti prefabbricati a ridotto impatto ambientale con l’utilizzo di leganti alternativi al cemento. I risultati raggiunti sono estremamente incoraggianti e aprono ad un nuovo futuro per l’intera industria delle costruzioni.

 

Calcestruzzo alternativo con SCMs e geopolimeri

Anche il comparto industriale del calcestruzzo è chiamato ad allinearsi agli obiettivi imposti dall’Unione Europea e dalle normative sul clima in materia di transizione ecologica: le emissioni di gas serra devono essere ridotte del 55% entro il 2030, mentre entro il 2050 tutti i Paesi dell’UE dovranno raggiungere la neutralità climatica (cioè emettere gas serra soltanto in quantità assorbibili naturalmente). Per centrare tali obblighi giuridici, l’industria del cemento deve necessariamente rivedere l’intero ciclo produttivo in un’ottica di economia circolare: anche la produzione del calcestruzzo è coinvolta, in quanto è possibile ridurne l’impronta di carbonio sostituendo gli aggregati naturali con aggregati riciclati o artificiali.

Produrre un calcestruzzo sostenibile è possibile, grazie all’aggiunta di materiali cementizi supplementari (SCMs), come fumo di silice, ceneri volanti, calcare, pozzolane naturali e loppa d’altoforno, e di geopolimeri derivanti da reazioni tra due diversi elementi, ad esempio ceneri leggere o loppa macinata con acqua. Il risultato è un calcestruzzo armato con maggiore resistenza agli agenti aggressivi con stesse caratteristiche meccaniche, quindi più idoneo a elementi prefabbricati destinati ad applicazioni in contesti con acque industriali, acque reflue/meteoriche o con presenza di sali.

Ridurre l’impatto ambientale del calcestruzzo significa inoltre ripensare l’approccio al calcestruzzo rinforzato sostituendo le armature tradizionali con fibre o altri materiali innovativi(GFRP), che offrono maggiore resistenza alla corrosione oltre a richiedere minori emissioni di CO2 nel processo produttivo.

 

La ricerca e i test sui nuovi calcestruzzi green

Crezza, leader nazionale nel settore dei prefabbricati industriali, ha partecipato nell’ultimo anno a un progetto di ricerca dell’Università di Brescia in partnership con Mapei per lo sviluppo di soluzioni prefabbricate green, testando travi in calcestruzzo rinforzato mediante prove sperimentali per valutarne le performance strutturali. Crezza ha realizzato tre diversi tipi di calcestruzzo alternativo:

  • un calcestruzzo tradizionale, utilizzato come riferimento, prodotto con cemento Portland composito (CEM II);
  • un calcestruzzo sostenibile con cemento pozzolanico CEM IV con aggregati artificiali;
  • un calcestruzzo innovativo con geopolimeri, particolarmente interessante in quanto impiega un liquido alcalino della loppa al posto della soda caustica come attivatore, senza rischi per la salute: MAPECUBE GEO, che è compatibile con tutti i superfluidificanti polieteri carbossilati e consente quindi di produrre calcestruzzo a ridotto impatto ambientale con gli stessi impianti del calcestruzzo a base Portland.

 

I test di resistenza eseguiti sui prefabbricati realizzati da Crezza – elementi in calcestruzzo e travi con armatura in acciaio o in GFRP – hanno evidenziato un miglioramento delle performance strutturali e di durabilità dei manufatti in materiale innovativo, oltre alla riduzione delle emissioni di gas sera nell’intero ciclo di vita dei prodotti: le soluzioni ibride di rinforzo, infatti, migliorano la capacità portante e lo spostamento sotto carichi di servizio rispetto al calcestruzzo armato tradizionale, diminuendo invece la riduzione della duttilità.

La sperimentazione ha mostrato che è possibile ottenere prodotti prefabbricati di elevata qualità e durabilità utilizzando un calcestruzzo sostenibile, che riduce l’impatto ambientale e l’impronta di carbonio dei manufatti. Crezza è pronta a sfruttare pienamente gli sviluppi futuri di queste innovazioni, per adottare soluzioni che sempre più riescano a salvaguardare il pianeta e per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità anche nel nostro settore.

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